Le Monde Fabuleux de Danix

Colori, odori e suoni di un sognatore in 3G...

28 settembre 2005

Dipendenza da cellulare!

Una volta c'era il cane ad esser definito "il migliore amico dell'uomo", ma adesso i tempi son cambiati. Adesso il vero "fido", il vero compagno di vita dell'uomo moderno è il telefono. E notate bene, non un comune telefono.. ma un piccolo, leggero emagari Griffato telefono cellulare. E' lui adesso l'oggetto del desiderio da cui mai e poi mai ci separiamo, sia di giorno che di notte. Perchè anche se dormiamo, lui è sempre acceso e noi sempre pronti a svegliarci sobbalzando sul letto nel mezzo del sonno, per leggere un messaggio, rispondere ad un trillo. Schiavi dell'elettromagnetismo più sfrenato, non demordiamo. Lui rimane acceso!! Questo è dunque l'identikit dell'utente medio, colui che si è lasciato trascinare da questa corrente di modernità e moda, ma anche di funzionalità e praticità. Due telefoni, quattro schede. Stressato ma felice. E chi non si configura a pieno in questa descrizione?! Lo ammetto, venero e coccolo il mio cellulare, perchè parte integrante di me. Lui conserva tutti i miei preziosi contatti, foto di momenti particolari ed anche tanti bei ricordi. Ed io conservo gelosamente lui. Le applicazioni si son poi moltiplicate. Oramai non è solo mezzo di comunicazione spicciola, di telefonate fatte alla mamma, o di messaggi di auguri. Il telefono oramai è diventato anche un utile sistema di conoscenza. Prendete ad esempio le vostre ultime conoscenze in campo sentimentale. Conosci qualcuno e la prima cosa che ti preme sapere è IL NUMERO DI TELEFONO, perchè quello è la chiave di acceso. E dunque si da via al processo di preconoscenza, quella attraverso milioni di sms e decine di ricariche, quella per cui si fissa il display per minuti e minuti scrivendo e cancellando, inviando ed attendendo. Non sarà romantico come una lettera scritta a mano, ma anche questo piccolo gesto conserva un suo fascino. Il momento dell'attesa è il migliore. Si tiene in tasca e nonostante si abbia suoneria al massimo e vibrazione a doppia velocità , lo si estrae continuamente. Mi viene da sorridere solo a pensarci. Quante gente si incontra per strada che conversa, che "spippola", come si suol dire nel gergo della telefonia. Tutti con gli occhi intenti sul display, tutti tremendamente soli. Perchè diciamolo, sarà anche un gran compagno di vita, ma non è molto socievole. Quante volte avremmo potuto evitare una telefonata e magari dedicare qualche minuto in più ad una persona cara? Magari un caffè nel bar preferito, od una tazza di tè comodamente seduti in poltrona, per scambiare due chiacchiere di persona, faccia a faccia, come si faceva una volta. Quanto sarebbe più intimo di una voce metallica o di una manciata di caratteri?


26 settembre 2005

Pensieri da single!

Qualche sera fa mi son ritrovato ospite da amici in una di quelle serate che forse non ti fan sentire proprio a tuo agio. Serata piacevole e trascorsa tra risate e la Milly Carlucci con il suo "istruttivo" programma di ballo!!! Solo un piccolo particolare rendeva il tutto un po' agrodolce. Sapete dirmi cosa c'è di peggiore per un single che stare in compagnia di una coppia felice?! Beh.. stare in compagnia di TANTE COPPIE FELICI!! Ti mette veramente a dura prova... e così l'unico appiglio e conforto sono le frange dei vestiti da ballo della Carlucci. Mi domando, perchè quando siamo single ci vorremmo sentire amati da qualcuno e quando siamo invece amati ci vorremmo sentire single?! Son forse segnali che siamo destinati ad una vita trascorsa in solitudine? Oppure che la vita necessiti di qualche cambiamento di rotta, magari di un periodo di riflessione, per capire di cosa effettivamente abbiamo bisogno? La vita è sempre più complicata. Più si avanza con l'età e più i dilemmi esistenziali si fan più fitti e angusti. Certe volte ammiro chi prende la vita con leggerezza, è un vincente. Non pensa troppo, non si pone domande assurde, non cerca risposte altrettanto assurde, e si diverte alla faccia di chi si logora nei pensieri. Ma chi è il vero vincente? Colui che vive la vita giorno per giorno, oppure colui che la progetta con qualche giorno di anticipo? E' una di quelle domande che rimarrano senza risposta, perchè non esiste un vero vincitore in questa battaglia per la felicità. Nessuno dei due schieramenti sarà mai tranquillo con il proprio io. Chi ama vivere la vita per quello che gli offre quotidianamente sentirà comunque la necessità di sicurezze, mentre chi progetta le proprie azioni sentirà il bisogno ogni tanto di lasciarsi andare, di farsi trascinare dalla corrente. Ed allora sembrerebbe la via di mezzo la strada giusta. Il vincente è colui che sa dosare la propria ragione, la propria stima di se stesso, la propria voglia di vivere. Ma vai a spiegarlo agli estremisti!! Perchè ce ne son anche qui e son più che agguerriti a difendere le proprie idee e stili di vita. Dunque, divisi tra il paradiso e l'inferno, tra i santi e i peccatori, l'unica cosa che rimane da fare è chiudere gli occhi, fare un gran respiro e proseguire per la propria via, senza guardarsi attorno. Rimanere se stessi, fino in fondo.

23 settembre 2005

Il vero Amico.

Vi capita mai di trovarvi in situazioni dove l'appoggio di qualcuno sarebbe cosa molto gradita? Magari in qualche Domenica pomeriggio, quelle in cui non sai mai cosa fare, con il tempo che imperversa e la tv che passa il solito Costanzo & Co.. una di quelle giornate che nascono male. Magari una delusione, oppure una brutta notizia, od anche solo un velo di malinconia che appanna la buona riuscita della giornata. Non vi capita mai di pensare "ora chiamo un amico/amica"... ed allora si prende il nostro caro compagno di vita, il cellulare, e si comincia a scorrere la rubrica, finendo per depennare quasi tutti i numeri. Prima si scorre velocemente, poi si comincia a pensare "lui sarà occupato, lei di sicuro non mi fila, quest'altro è con il raga" e così via per minuti e minuti. Morale della favola, ci si ritrova alle 20 senza aver fatto nulla e con lo stomaco pieno di porcherie. Su chi possiamo fare affidamento in certe situazioni? E chi effettivamente è disposto ad ascoltarci? Si parla molto del migliore amico, come la figura di un santo da venerare, di colui che non si tocca, di colui che porta saggezza e consiglio nella vita di ognuno di noi. Ma chi è questo individuo? Ha una forma fisica oppure rimane un'entità non ben definita? Sicuramente deve rispondere ad alcuni prerequisiti:
  • Punto primo. Deve saper prevedere quello che gli stiamo per dire. Si presume che ci conosca bene, quindi con un solo sguardo o dal tono della nostra voce, deve saper capire che siamo felici, tristi o che sia.
  • Punto secondo. Deve prestarsi ad ogni nostra richiesta in caso di bisogno... non si dice forse che il migliore amico nel momento del bisogno c'è sempre!!?? E quindi che ci sia!!

  • Punto terzo. Mai contraddirci. Il migliore amico è parte di noi, quindi la dovrebbe pensare come noi. Su questo punto però son molto confuso.. io preferirei una persona che sappia giudicare ed anche criticare, e non solo annuire.

  • Punto quarto. Deve essere presente costantemente, dimostrando con ciò la propria fedeltà e il proprio interesse in noi.

  • Punto quinto, sesto, settimo....
Potrei andare avanti con altri migliaia di punti.. e molti di essi entrerebbero in contraddizione. La confusione è tanta quando si parla di MIGLIORE AMICO. Forse, e dico forse, non è possibile che il migliore amico non esista, e che invece al suo posto ci sia un amico speciale che vari a seconda dei periodi, degli stati d'animo, delle problematiche? In fin dei conti "il migliore amico" è solo un'etichetta, mentre il contenuto è ben diverso. La verità è che noi abbiamo molti amici, amici che ci dimostrano il loro affetto in modo più o meno continuo, ma che nel momento del bisogno sono sempre presenti. Basta interrogarli, basta lanciare un segnale di fumo, e loro accorrono. Perchè il vero amico è proprio in quei momenti che si mostra ai nostri occhi.

21 settembre 2005

Pisa, città su misura!

C'è chi, come il noto Settimanale Panorama (articolo) , la definisce la capitale Gay d'Italia per il suo alto tasso di omosessuali e per la sua grande "tolleranza" nei loro riguardi, e c'è chi, i suoi abitanti, la definiscono una cittadina provinciale tale e quale a tante altre. Una cosa però è certa: Pisa, come la Toscana in generale, è davvero "diversa". Oramai sono 4 anni che abito in questa città, e vi posso giurare che il sentimento per questo luogo aumenta di giorno in giorno. Viene da chiedersi come mai si possa esser così attratti da una cittadina con poco più di 90mila abitanti, a discapito magari di Milano o Roma, grandi capitali cosmopolite. Beh, la ragione va cercata dentro ognuno di noi, perchè i fattori determinanti sono molteplici, come interessi, stili di vita. Di sicuro questa città si configura come un luogo tranquillo, lontano da quelli che possono essere gli stress delle grandi metropoli, ma allo stesso tempo ti stupisce con la sua vivacità di cittadina universitaria che accoglie quotidianamente migliaia di studenti. Gioca un ruolo fondamentale il lato "pittoresco" ed artistico della città, con i suoi splendidi scorci sul fiume e le opere d'arte, di grande fascino e suggestione. Ma un fattore molto importante è di sicuro "l'occhio di riguardo" nei nostri confronti, ovvero l'avanzamento di quello che è il processo di integrazione tra le diversità. E in questo caso mi riferisco al quotidiano. Capita spesso di vedere coppie baciarsi o tenersi per mano in pieno centro, riviste e volantini gay sparsi per tutta la città, manifestazioni culturali e molte altre iniziative atte ad avvicinare la cittadinanza, e non solo, a quella che è la realtà della vita moderna. Con ciò non dico che questo accade solo a Pisa, ma solo che quì avviene con maggiore frequenza. Questo a creato ad un flusso "migratorio" notevole. La comunità è ben presente in queste zone, ed oltre ad esser tutelata dalle istituzioni pubbliche può vantare una notevole attenzione da istituzioni private, con notevoli ritorni economici per queste ultime.
Dunque Pisa città aperta, luogo di attrattiva per giovani e non solo; esempio di come l'integrazione è una cosa possibile ed attuale, assolutamente necessaria per i tempi. Ma anche Pisa città furba, che ha costruito sulla nostra causa una fonte di rendita assicurata, sia nel pubblico che nel privato!!
Parlando però di integrazione, di mutamento della società e di sforzo da parte di alcuni di creare quel modello di comunità tollerante, non vi sentite un po' strumentalizzati?
NON VI CAPITA MAI DI SPEGNERE LA TV, DI SALTARE UN ARTICOLO DI GIORNALE, DI EVITARE UNA CONVERSAZIONE PERCHè VI SENTITE "USATI" AL SOLO SCOPO DI ATTRARRE ATTENZIONE??


19 settembre 2005

Il mondo a portata di Click!

Certo che le cose cambiano in fretta. Se non mi fermassi a pensare un po' non ci farei nemmeno caso.. di cosa sto parlando?! Beh, di come il modo di comunicare cambi in fretta, di come le nostre abitudini mutino di pari passo. La comunicazione in generale è cambiata, e l'apertura di questo Blog mi ha fatto riflettere proprio su questo punto. Prima ci si chiamava, adesso ci "contattiamo" via MSN, ci "postiamo" sui Blog o sui Forum, ci chiamiamo con Skype... Eheh.. la povera e-mail è quasi arrivata alla pensione! Trovo tutto ciò estremamente positivo! Niente più barriere fisiche, niente più problemi di money!! Adesso con soli € 29.90 puoi avere 4 Mbit e il mondo a portata di click. Eccezionale!! Per un High Tech come me questo è il futuro, per altri meno predisposti forse solo una complicazione. Dunque potrete capire la mia felicità nel vedere i post di mille amici sparsi su tutto il territorio nazionale, il loro affetto e la loro vicinanza nonostante tanti km ci separino. Ed allora spezziamo una lancia in favore di così tanta praticità e utilità... viva i nuovi mezzi di comunicazione! :O) Solo un aspetto però mi lascia ancora incerto:
COSì TANTA MODERNITà PUò DETERIORARE NEL LUNGO TERMINE QUELLA CHE è LA PERCEZIONE, DA PARTE DI CHI RICEVE, DI TUTTO QUEL BAGAGLIO DI EMOZIONI E SENTIMENTI IMPRESSO IN FRASI E PAROLE, DA PARTE DI CHI SCRIVE??

18 settembre 2005

Il Favoloso mondo di Danix!!

E' sempre difficile iniziare a scrivere qualcosa... la prima frase del tema di italiano, le prime righe del diario, un biglietto d'auguri... fissiamo per diversi minuti quel pezzo di carta bianco pensando e ripensando ad una frase d'effetto, la frase che catturerà l'attenzione fino in fondo. Beh, per me è ancora più difficile scrivere queste prime frasi, considerando che queste saranno lette da migliaia di persone, forse anche milioni!! La cosa spaventa e affascina allo stesso tempo.. ma son sensazioni che presto lascieranno spazio alla spontaneità, unico ed essenziale ingrediente di questo Blog. Cosa scriverò proprio non lo so; lascierò spazio alle sensazioni, alle emozioni che la vita mi trasmette quotidianamente. La vita di un ragazzo tale e quale a tanti altri, che si confonde tra la gente, che lavora, mangia, dorme, si diverte...ma che in fondo al cuore porta un segreto, un segreto che lo rende diverso. Un ragazzo che ama ragazzi.
Benvenuti nel mio favoloso mondo, Benvenuti a tutti...


Se vuoi contattarmi lascia un messaggio: sant.daniel@gmail.com