Il tetto del mondo.
Troppo spesso ci si sente legati alla propria vita quotidiana, a quella serialità di tutti i giorni. Sveglia, colazione al bar, lavoro, colleghi, casa. E così via per 6 giorni su 7. Solite immagini, soliti rumori, solite impressioni. Rischiamo così di adagiarci su quella rassicurante stabilità, senza tenere conto di quello che siamo e di quello che valiamo. Dovremmo ogni tanto trovare il coraggio di mettere in gioco noi stessi, la nostra vita, e di dare spazio alle nostre capacità lavorative ed umane. Una volta mi è stato detto che non dobbiamo mai annullarci per nessuno o nessuna cosa. Persona o mestiere che sia. E forse aveva ragione questa cara persona a pensarla così. Non ci dobbiamo fermare al primo gradino. Non ci dobbiamo fermare mai.
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